Casa di Accoglienza S. Cuore per donne in difficoltà

 

Motivo ispiratore

Lo scorso anno ricorreva il centenario  d’ingresso in Diocesi del Fondatore, volendo onorare la memoria del Beato, che nel suo tempo storico ha saputo  fare una lettura attenta dei  segni dei tempi,  in continuità con  spirito carismatico  e come segno della sua grande carità verso gli ultimi, la Congregazione ha voluto realizzare  la Casa di accoglienza”Sacro Cuore” per donne in difficoltà sociali, per disagi  familiari, di coppia, per maltrattamenti, ma anche in  difficoltà a portare a termine una gravidanza, perché la giovane viene o abbandonata dal compagno, o rifiutata dalla famiglia di origine.

      

Inoltre la scelta di questa apertura soprattutto ha voluto essere   una  risposta  ad una sfida del territorio, abitato da tante donne sole, in difficoltà sociali prevalentemente immigrate, provenienti da altri paesi.

Anche perché Città di Castello, posta nell’ ALTA VALLE DEL TEVERE per le tante forme di disagio   anche di devianza, di droga,  di prostituzione, risente della sua posizione di confine  con un ‘altra regione.

 

Struttura

Come struttura non è molto grande ha sei posti letto.  Camere doppie, singole, cucina, sala prenzo,  Cortile interno, porticato e spazio verde per giocare.

 

Finalità

La casa di accoglienza vuole offrire alle donne un cammino di riavvicinamento con se stesse, un’occasione  per confrontarsi  proprio quando è stato smarrito il senso profondo della vita e la sua sacralità

Quindi le donne accolte vengono orientate   verso una rilettura delle reali esigenze per la ricerca di risorse interiori che facilitino lo sviluppo affettivo, emotivo, relazionale.

Dare accoglienza non significa   solamente dare un tetto a donne sole, o con minori, ma si cerca di offrire loro sostegno e la possibilità di riprendere in mano la propria vita e cominciare a badare a se stesse; vengono educate alla progettualità e all’autonomia  sociale ed economica. Spesso bisogna aiutarle a trovare un lavoro, un alloggio nuovo, vanno aiutate a recuperare la propria dignità di donne e di madri

insegnando loro come si accudisce un bambino, come si tiene il proprio  ambiente, le proprie cose. Perché molte volte  provengo  da situazioni dove non sono favorite di questo.

 

Lo stile della Casa

La casa di Accoglienza SACRO CUORE vuole essere innanzitutto una comunità di tipo familiare nella quale le donne  accolte possono instaurare relazioni profonde e significative tra loro, con  suore responsabili, volontari e operatori dei servizi sociali…una casa, intesa non solo come ambiente, ma soprattutto come  una realtà viva da costruire insieme, dove si possa vivere in modo sereno e rassicurante.

In questo  progetto di accoglienza, accompagnamento e formazione sono coinvolte  religiose e laici volontari.

 

Il servizio viene portato avanti insieme ad una equipe di volontari professionisti  abbiamo  una coppia di medici, una psicologa, una legale, un sindacalista che tiene i rapporti con la questura, in quanto la maggior parte delle ospiti non sono italiane. Se però le donne accolte sono già seguite dai servizi sociali si collabora con loro, in quanto le persone di riferimento ci sono già.

 

Insieme a queste figure di esperti stiamo costituendo e formando un gruppetto di volontarie che metteranno   a disposizione il loro tempo per altri tipi di assistenza:

     -  tenere un bambino quando la mamma si assenta

     -  accompagnare una mamma a fare degli acquisti,

     -  prestarsi per la conoscenza della lingua italiana ecc …

     -  aiutano le mamme a trova un nuovo alloggio o lavoro

 

In questi  primi mesi di attività sono state accolte una giovane per una brevissima permanenza, quattro  mamme con  bambini.

La permanenza nella struttura è prevista per sei mesi, eventualmente rinnovabili.

Volevo precisare che non siamo per la prima accoglienza, ma secondo il progetto educativo globale, si accolgono donne in difficoltà che hanno bisogno di un percorso formativo,  personificato per essere aiutate  a recuperare la propria dignità di donne e di madri

 

Conclusione

I  comportamenti, le carenze, il disagio, le fragilità di molte donne ( Italiane e straniere) oppresse, maltrattate, minacciate nella loro dignità, si pongono a noi come sfida  che richiede      ( Scrive  Sr Eugenia Bonetti) il coraggio di una vita religiosa femminile ancora capace di sognare e di rischiare, di investire con mezzi, strutture e personale per proteggere il dono della vita nascente e della dignità della donna

 

 

 

Inaugurazione " Casa di Accoglienza a sostegno delle donne in difficoltà"

Per ricordare i 100 anni dall'ingresso in Diocesi del beato Carlo Liviero, le Piccole Ancelle del Sacro Cuore, hanno voluto dar vita a un'opera caritativa urgente in questo momento storico: una casa di accoglienza per donne in difficoltà. L'inaugurazione ha avuto luogo il 9 agosto, giorno in cui si ricorda la fondazione della Congregazione voluta da Carlo Liviero.

" Siano rese grazie al nostro Signore Gesù Cristo che nella bontà del suo Cuore amoroso ha voluto benedire la nostra povera iniziativa.

(lunedì (9 agosto 1915) apriremo le porte ai nostri orfanelli e comincerà a funzionare il nostro ospizio..." (Voce di Popolo 6 agosto 1915).

Con queste parole il beato Carlo Liviero annuncia al popolo di Città di Castello l'apertura della più grande delle sue opere: Ospizio Sacro Cuore. I locali del Orto della Cera, che da anni erano il centro ricreativo dei ragazzi delle parrocchie di Santa Lucia e San Michele Arcangelo, debitamente ristrutturati sarebbero diventati

il luogo della " carità" del grande Vescovo.

Ora, nella ricorrenza del centenario del suo ingresso in Diocesi, negli stessi ambienti, la carità del beato Carlo Liviero continua...

Lunedì 9 agosto 2010,

"grazie alla bontà del Cuore amoroso di Cristo ...", nei locali ristrutturati del Orto della Cera è stata inaugurata una casa di accoglienza a sostegno delle donne in difficoltà. Sarà chiamata, "Casa Sacro Cuore" in continuità con lo spirito del beato Carlo Liviero che ha dedicato tutte le sue opere caritative al Cuore di Gesù e in continuità con l'attenzione ai bisogni del territorio che era propria del beato Carlo Liviero il quale ha fondato le suore affinché si " dedichino a tutte le opere di cristiana carità... attente ai bisogni dei tempi".

All'inaugurazione, dopo la benedizione dei locali da parte del vescovo diocesano Mons. Domenico Cancian, è seguita la presentazione dell'attività della struttura.

Oltre a Mons. Domenico Cancian e Madre Consolata Tamai (Superiora Generaledelle) erano presenti l'assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini, il sindaco Luciano Bacchetta, numerosi hanno partecipato con gioia, i collaboratori, gli amici e i conoscenti delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore.

 

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