LA CHIESA CATTOLICA A ESMERALDAS

Primi evangelizzatori
La storia della Chiesa di Esmeraldas comincia il 21 settembre 1526, con l’arrivo dei primi spagnoli nella costa esmeraldegna, precisamente in San Matteo, (così chiamato perché il 21 settembre era la festa di san Matteo apostolo). I primi evangelizzatori sono i Mercedari (1526-1871). Seguono i Gesuiti (1923-1941), quindi i Carmelitani (1941-1954). Il 15 aprile del 1955 entrano i Comboniani e in seguito altri missionari, rivitalizzando la massa dei battezzati.

Primo: fissare delle basi.
I primi tre missionari comboniani giungono ad Esmeraldas il 15 aprile 1955.
La prima tappa, di circa vent'anni, si caratterizza per la personalità del Vescovo Angelo Barbisotti, che pone le basi dello sviluppo futuro di molte attività. Egli si orienta verso una rinnovata evangelizzazione, la ristrutturazione delle parrocchie con la apertura di nuove parrocchie urbane, in totale 6 nella città e 9 nel resto del territorio di Esmeraldas; funziona la Scuola superiore "Sacro Cuore", la città dei fanciulli, assieme a numerosi ambulatori medici, scuole che arrivano ad accogliere 5000 alunni, il centro di spiritualità Santa Croce, la costruzione della Cattedrale e il Santuario di Nostra Signora della Merce.
Il vescovo Angelo Barbisotti muore al nord della città di Esmeraldas, a Limones il 10 settembre 1972.

Secondo: promuovere lo sviluppo.
Anche la seconda tappa dura circa vent'a anni, con Monsignor Enrico Bartolucci come vescovo, che segue le orme del suo predecessore. Assicura la vita parrocchiale; pubblica il “Directorio de Pastoral”, regolamenta la preparazione e la pratica sacramentale, fonda una comunità di religiose locali, erige il seminario minore a Esmeraldas e il maggiore a Quito, apre l’Università Cattolica, appoggia il movimento Afro-Americano, avvia l’emittente radiofonica “Antena Libre”, il villaggio per anziani a Tachina, il villaggio per i bambini ad Atacames e l’istituto Giovanni Paolo II.
Nonostante molti ostacoli Monsignor Bartolucci ha la fortuna di consacrare i primi sacerdoti di Esmeraldas, tra i quali Padre Silvino Mina y Padre Vicente Vivero. Muore il 10 febbraio 1995.

Attualmente
Questa terza tappa, che è in corso, si apre con la presenza di Monsignor Eugenio Arellano. La Chiesa di Esmeraldas conta più di 25 parrocchie tra urbane e rurali, quasi tutte dotate di scuole cattoliche, ambulatori medici, associazioni cattoliche, catechisti e guide, ministri straordinari dell’ Eucaristia e della Parola.
È in aumento il numero di sacerdoti nativi. Ci sono seminaristi nel seminario minore in città e nel seminario maggiore di Esmeraldas in Quito. Viene promosso il diaconato permanente, con otto diaconi in tutto il Vicariato.
La Chiesa di Esmeraldas desidera:
- passare da una “chiesa evangelizzata a una chiesa evangelizzatrice”, con una  pastorale propria esmeraldegna, dato che può contare su nuovi operatori pastorali locali;
- attuare una nuova evangelizzazione, traducendo i valori evangelici nella cultura locale senza annullarla;
- generare una mentalità di comunione e di collaborazione con tutte le realtà ecclesiali.
Ora, con tutta la Chiesa americana, dopo la celebrazione del Terzo Congresso Americano Missionario, il CAM3, sta avviando la "grande Missione Continentale" per una rievangelizzazione dell'America.

 

 

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