Con animo colmo di gratitudine a Dio per le due giornate indimenticabili trascorse ad Alpe di Poti e a Città di Castello, condividiamo, con coloro che non hanno potuto essere presenti, la gioia per questo anniversario, descrivendo i momenti più salienti delle due giornate celebrative.

“Misericordia: il mistero dell’universo” - Convegno

A Poti, sabato 8 agosto, la teologa Sr Antonietta Potente, religiosa  dell’Unione delle Suore Domenicane di San Tommaso d’Aquino, ha trattato il tema della misericordia, alla presenza di una settantina di persone tra cui il vescovo di Arezzo Mons. Riccardo Fontana, il vescovo Mons. Oscar Rizzato, altri sacerdoti di Arezzo, Roma e Città di Castello, sorelle di altri istituti, laici e consorelle Piccole Ancelle.

Misericordia nella Bibbia non è termine astratto, ma è esperienza di Dio, presentata e commentata alla luce del Buon Samaritano. Come Gesù, come Carlo Liviero, siamo invitati a scendere dalla nostra cavalcatura, a uscire da noi stessi, dai nostri privilegi e ad entrare in un continuo processo di “ricerca”, ricerca da compiersi “insieme”, “senza escludere” nessuna categoria di persone.

E voi continuate… - Veglia di Preghiera animata dal gruppo laici Leri

Ore 21:00 - L’Orto della Cera (Città di Castello) si rianima con sentimenti di gratitudine e riconoscenza in continuità con la trepidazione e speranza di 100 anni fa: si fa memoria del percorso cominciato il 9 agosto 1915, ascoltando brani significativi tratti dalle Lettere Circolari delle sette Madri Generali, il cui servizio è stato contrassegnato rispettivamente da uno dei sette doni dello Spirito Santo. La veglia, iniziata con 14 tocchi di campana, tanti quanti i primi bambini allora accolti lì, rappresentati da chi oggi ha preso il loro posto, i piccoli ospiti della nostra casa famiglia di Passoscuro, si sviluppa in due spazi, dapprima nella  sala del Teatrino, luogo che il 15 ottobre 1917 sentì pronunciare le parole programmatiche di Carlo Liviero alle prime 5 novizie: “Piccole Serve voi siete …”. La lettura degli scritti viene intercalata da filmati, foto, canti, danze e preghiere, e i ricordi si fanno più vivi, mentre commozione e preghiera riconoscente accompagnano i vari passaggi.

Al canto di “Carlo tu sei padre”, processionalmente, ci si sposta al Centro Studi dove si continua a scorrere il susseguirsi degli avvenimenti guidati dalle ultime tre Madri Generali. Le foto dello storico evento della beatificazione suscitano una emozione tutta particolare. Un canto allo Spirito Santo, presentato dai bambini di Passoscuro, precede la presentazione di un dono significativo proveniente dalla parrocchia di San Lorenzo di Albignasego: un dipinto su vetro rappresentante i sette doni dello Spirito Santo. Registi della Veglia sono i Laici Leri che hanno messo a disposizione tempo e competenze perché la celebrazione risulti memoria viva di un carisma vissuto nel passato e attuale nel presente, allargato oggi alla sua incarnazione nello stato laicale.

Celebrazione eucaristica di ringraziamento

La  cripta del duomo, accanto all’urna delle reliquie del Beato Carlo Liviero, si anima fin dalle prime ore del mattino 9 agosto: figlie e figli del Padre si raccolgono in preghiera deponendo ai suoi piedi suppliche e ringraziamenti. Puntuali alle 10:30, scendono i celebranti: sette vescovi, una ventina di sacerdoti, presieduti dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve. Li accoglie il maestoso inno solenne “Carlo Tu sei padre”, animato dal coro del Cenacolo Francescano di Arezzo, che accompagna tutta la liturgia. Alle preghiere introduttive seguono le litanie dei Santi che cantiamo mentre processionalmente saliamo alla cattedrale. La liturgia sobria e ben curata è scandita da alcuni passaggi significativi: l’omelia del Cardinale, che invita alla conformazione al Cuore di Cristo sull’esempio del beato Fondatore, la nascita della Associazione Laici Leri con la lettura della formula di adesione, la firma dei soci fondatori e la consegna di un virgulto di ippocastano nato da quello centenario ancora esistente nell’Orto della Cera, la richiesta di benedizione per i membri consacrati e laici della famiglia Pasc, il ringraziamento finale per la vita della Congregazione espresso con versetti di salmi.

Un omaggio conviviale offerto a tutti in un salone del palazzo vescovile e il pranzo per gli invitati conclude la giornata. Il bel tempo che ha assicurato un sereno svolgimento delle celebrazioni si scioglie in pioggia scrosciante nel pomeriggio, interpretato come benedizione abbondante per un futuro ricco di fede e speranza.

Un grazie particolare alle sorelle e ai laici collaboratori delle comunità di Poti e di Casa Madre, al Gruppo Leri e a quello del Cenacolo Francescano, per il loro contributo alla ottima riuscita della festa.

 

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